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La ragazza con la Leica

Dialogo tra Elena Janeczek, scrittrice, e Marco Antonio Bazzocchi, professore di Letteratura italiana all’Università di Bologna.

Elena Janeczek presenta il libro La ragazza con la Leica (2017), dedicato alla fotografa tedesca Gerda Taro. Donna all’avanguardia, tra le prime fotoreporter di guerra, la Taro fu la compagna di Robert Capa, con cui creò un sodalizio professionale leggendario. Morì a soli 26 anni durante la Guerra civile spagnola, ne 1937. Caleidoscopio di storie basate su fonti originali, il romanzo racconta, attraverso le figure di amici e colleghi, la vita e la personalità di questa ragazza libera e ostinata, l’amore con Capa, l’avventura di fotografare e la gioia di vivere nella Parigi degli anni Trenta, riscattando dall’oblio una donna che non esitò a perseguire i propri ideali e a testimoniare la storia, a qualunque costo.

Domenica 29 ottobre 2017 – ore 17.00

The Mexican Suitcase, di Trisha Ziff, 2011, 86’

Nel 2007 viene ritrovata in Messico una valigia contenente oltre 4000 negativi di foto scattate durante la guerra civile spagnola da Gerda Taro, David Seymour, Robert Capa – gli ultimi due, leggendari fotoreporter fondatori dell’agenzia Magnum. Recuperata in un armadio dell’ex ambasciatore messicano a Vichy (Francia) durante la seconda Guerra mondiale, la valigia viene infine restituita a Cornell Capa, fratello minore di Robert e fondatore dell’International Center of Photography di New York. Il documentario racconta la storia di questo prezioso materiale fotografico perduto che consente tra l’altro di rendere giustizia alla figura di Gerda Taro, compagna di Capa e straordinaria pioniera del fotogiornalismo. Il film si snoda lungo tre linee narrative– la valigia, l’esilio e il modo in cui la Spagna di oggi affronta il proprio passato – indagando questioni quali il potere della memoria e la paternità delle immagini appartenenti alla storia collettiva.

Domenica 29 ottobre 2017 – ore 21.00

Il sale della terra, di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, 2014, 110’

Da quarant’anni a questa parte, Sebastião Salgado viaggia in tutti i continenti seguendo le tracce di un’umanità in costante mutazione. Dopo esser stato testimone dei principali eventi che hanno segnato la nostra storia recente – conflitti internazionali, carestie, esodi – il fotografo parte alla scoperta di territori inesplorati e paesaggi grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto, “Genesi”, che è un omaggio alla bellezza del pianeta. La vita e il lavoro di Sebastião Salgado ci vengono rivelati attraverso gli sguardi incrociati di Wim Wenders, anch’egli fotografo, e del figlio Juliano, che lo ha accompagnato nei suoi ultimi viaggi.