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Courtesy of the artist and Tiwani Contemporary
DELIO JASSE

ARQUIVO URBANO

Delio Jasse è tra i giovani fotografi più interessanti del panorama internazionale. Protagonista di numerose mostre personali, ha rappresentato il proprio paese, l’Angola, alla 56esima Biennale di Venezia. All’interno di Foto/Industria, Jasse presenta il suo ultimo lavoro: Arquivo Urbano, una serie dedicata alla capitale dell’Angola, Luanda, città abitata da 8 milioni di persone che dovrebbero duplicare entro un decennio. Realizzate attraverso la sovrapposizione di diverse immagini, le opere di questo progetto rimandano al passato coloniale che si riflette nelle facciate degli edifici e promuovono una complessa riflessione sul futuro, già evidente nello stile moderno delle nuove costruzioni. Jasse guarda al passato e contemporaneamente realizza una sorta di utopia architettonica che rimanda all’incertezza della crescita delle nuove metropoli africane.

Sede della mostra

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Palazzo Paltroni
Via delle Donzelle, 2

BIOGRAFIA

Délio Jasse è nato nel 1980 a Luanda, in Angola. Vive e lavora a Milano, Italia
La sua opera fotografica intreccia spesso immagini trovate con indizi di vite passate (foto di passaporti, album di famiglia reperiti casualmente) per tracciare collegamenti tra la fotografia, in particolare il concetto di “immagine latente”, e la memoria. La sua pratica comprende la sperimentazione di processi di stampa analogici, tra cui la cianotipia, la stampa al platino e antiche tecniche quali il processo Van Dyke Brown, nonché lo sviluppo di tecniche di stampa personali. L’artista usa le tecniche analogiche per sovvertire la riproducibilità del mezzo fotografico, creando sottili varianti e interventi mediante l’uso di pittura, luce liquida, foglia d’oro e collage.
Tra le mostre recenti si ricordano “Arquivo Urbano”, Tiwani Contemporary, Londra (2019); “The Other Chapter”, PHotoESPAÑA (2019); “An imaginary city”, MAXXI, Roma (2018); “Schengen”, Villa Romana, Firenze (2018); “La Cité dans le Jour Bleu”, Dak’art, Biennale di Dakar (2018); “Recent Histories”, Walther Collection, Neu-Ulm e New York (2017); “That, Around Which the Universe Revolve”, SAVVY Contemporary, Berlino (2017); “Afrotopia”, Bamako Encounters, Bamako (2017) e “On Ways of Travelling”, Padiglione dell’Angola alla 56a Biennale di Venezia (2015).

Courtesy of the artist and Tiwani Contemporary
Sede della mostra

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Palazzo Paltroni
Via delle Donzelle, 2

È un palazzo del tardo XV secolo, un tempo di proprietà della famiglia Paltroni, oggi appartenente alla Fondazione del Monte che vi ospita mostre temporanee. L’edificio è anche sede di preziosi fondi archivistici antichi: archivi bancari ma anche familiari, archivi di personalità, documenti d’impresa, collezioni e raccolte confluite per donazione e acquisizione presso la Fondazione del Monte.