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Fiera internazionale
Montreal, 1967
Stampa in gelatina d’argento del 1973, firmata a inchiostro sul retro, nel margine inferiore
HENRI CARTIER BRESSON

L’UOMO E LA MACCHINA

La chiave dell’intuizione fotografica di Henri Cartier-Bresson era la libertà.
Non era quindi nelle intenzioni dell’IBM di chiedere al grande fotografo di limitare la propria creatività per ancorarsi a un messaggio specifico. Al contrario, gli fu data carta bianca in tutto il mondo per documentare il lavoro nella sua dimensione umana.
Il 1967 è stato un periodo di grandi trasformazioni: il lavoro alla catena di montaggio non era cambiato molto dalla rivoluzione industriale e le regole sulla sicurezza erano di rado applicate, ma andava preannunciandosi l’era degli ingegneri, dell’informatica e della robotizzazione.
La Fondazione Henri Cartier-Bresson offre la possibilità di presentare per la prima volta questo lavoro poco conosciuto.

Sede della mostra

Palazzo Pepoli.
Museo della storia di Bologna
Via Castiglione, 8

Sede della mostra

Palazzo Pepoli.
Museo della storia di Bologna
Via Castiglione, 8

Costruito a partire dagli anni sessanta del XVII secolo, il palazzo fu pensato come residenza della famiglia Pepoli, prima commercianti di stoffe e in seguito cambiavalute e banchieri, una delle casate più in vista di Bologna.
Le sale sono affrescate dai principali protagonisti della grande decorazione bolognese della seconda metà del Seicento e degli inizi del secolo successivo: Giuseppe Maria Crespi, Ercole Canuti, i fratelli Rolli e Donato Creti.