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NEAL SLAVIN – LA BLACK DYKE MILLS BRASS BAND – NATIONAL MUSEUM OF PHOTOGRAPHY, FILM & TELEVISION – BRADFORD, YORKSHIRE
© NEAL SLAVIN
NEAL SLAVIN

RITRATTI DI GRUPPO

La fotografia di gruppo è un genere ampiamente praticato negli Stati Uniti da fotografi di quartiere che immortalano ogni genere di associazione umana, ma è anche molto convenzionale, poiché spesso si basa soltanto sul numero dei soggetti da ritrarre e sulla loro posizione all’interno del gruppo, come tante pedine inserite in un paesaggio spettacolare.

Negli anni ottanta Neal Slavin ha conosciuto un grande successo rivoluzionando il genere. Il suo registro visivo, del tutto originale, è stato messo al servizio di rappresentazioni reali legate
all’esercizio di professioni e mestieri, con una particolare attenzione ai personaggi, dando loro una presenza e un’identità e non soltanto una collocazione.

La realizzazione di queste foto è degna a volte di una produzione cinematografica, prassi che da allora si è molto sviluppata, ma che era ben poco diffuso quando Neal Slavin inventava il suo stile. In particolare, le sue composizioni sono piene di ironia e i colori sprigionano forza e allegria.

François Hébel

Sede della mostra

Spazio Carbonesi
Via de’ Carbonesi, 11 – Bologna

Il grande successo riscosso presso la stampa – ha lavorato tra l’altro per «New York Times Magazine», «London Sunday Times Magazine», «Esquire», «Frankfurter Allgemeine Zeitung», «Rolling Stone» – seguito dalla pubblicazione del suo libro sugli inglesi Britons, lo ha portato a esporre e a essere presente con la sua opera nelle collezioni dei maggiori musei e gallerie. Per un lungo periodo questo successo ha distolto Neal Slavin dalla fotografia a vantaggio della produzione di video pubblicitari.

La selezione per Foto/Industria comprende alcune delle sue migliori fotografie nel contesto di mestieri molto diversi tra loro, quali ferrovieri, bibliotecari, danzatori, becchini…

François Hébel

Sede della mostra

Spazio Carbonesi
Via de’ Carbonesi, 11 – Bologna

Lo spazio si trova all’interno di Palazzo Zambeccari, edificio a tre piani dalla facciata neoclassica in terracotta, costruito nel 1775 dall’architetto Carlo Bianconi. Il piano nobile ancora oggi conserva affreschi barocchi, tra cui l’Olimpo di Giuseppe Rolli e Giacomo Alboresi. Lo Spazio Carbonesi è un luogo di incontro e condivisione a disposizione delle realtà culturali, un contenitore adatto alla sperimentazione, alla ricerca e all’innnovazione, utilizzato per iniziative artistiche, per momenti di formazione o eventi di comunicazione.